Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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VIII legislatura – Tornata del 23 febbraio 1863

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Tecchio 22 occorrenze
  • 1863
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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VIII legislatura – Tornata del 23 febbraio 1863

Siccome l'elezione del collegio di Lacedonia nella persona del signor Miele fu già annullata, e siede anche nella Camera il nuovo deputato di quel

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VIII legislatura – Tornata del 23 febbraio 1863

Non c'illudiamo: se la settimana scorsa non fu possibile parecchie volte tener seduta, il difetto non fu del regolamento, il difetto fu piuttosto

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numero dei deputati presenti non fu mai maggiore di 210 o 215; solamente una volta trovaronsi 300 presenti. E ciò d'onde deriva, signori? Deriva dal

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Crispi. Quando al suddetto articolo 39 fu statuito che «la Camera si compone dei deputati eletti,» tra questi il legislatore intese comprendere anche

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Posto ciò, ne segue che, ove al citato articolo 53 fu detto, che vuolsi la maggioranza assoluta dei membri d'una Camera, perchè le sedute e le

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Veramente è curioso che, mentre in Francia, dove il Corpo legislativo fu creato per votare e star zitto, col celebre decreto del 24 novembre 1859 gli

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Minervini. Fu proposto ai tempi di Cavour, ma non fu fatto.

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Cairoli. Io dico dunque che la discussione di questa legge, la di cui urgenza morale non può essere messa in dubbio da alcuno, fu combattuta allora

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Il Governo subalpino fu per diritto soggetto alla Curia romana, per quanto di fatto ne fosse stato meno conculcato.

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fu il primo a scuotere l'asservimento del principato alla Curia romana, ed ora la regalia è una sovranità popolare.

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in Modena, in Lombardia, in Toscana, e massime in Napoli ed in Sicilia, non invadeva per diritto, perocchè fu sempre in cotesti paesi propugnata la

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Nel Piemonte la Curia romana volle fare da concedente al principe, in altri Stati sta il principio inverso, cioè che la Curia romana fu invece

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Quanto poi alla domanda dell'onorevole Boggio debbo dirgli che una tale domanda mi fu fatta anche nel Senato, e che io presi impegno di ciò

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l'Italia ottenga il pareggiamento tra le spese e le entrate, fu quello di prometterci la riforma degli organici delle varie amministrazioni, ovvero

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E quando fu che io posi in dubbio l'attività, la solerzia, la diligenza della direzione generale delle poste? Mi appello a tutta intera la Camera, la

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solo suo ufficio (si noti che nel calcolo non entrano i prodotti del circondario di questa città), nel solo ufficio di Torino, dico, vi fu nel 1862

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Quando fu votata la legge postale io proposi l'abolizione della franchigia parlamentare ed addussi molte ragioni, per cui stimai di dover capacitare

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provvedere a questi casi fortuiti d'ogni giorno. Appunto per queste eventualità fu stanziata la somma di 25 mila lire, la quale io credo non sia eccessiva

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Io sono convinto che queste missioni sieno utilissime, non solo, ma necessarie; e posso dire che la missione, la quale fu ordinata dal mio onorevole

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della Toscana per soppressione di nuove stazioni postali. La questione fu portata dinanzi al Consiglio di Stato, e la decisione di questo corpo fu che

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capitolo 42 che fu lasciato in sospeso.

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fatte delle vetture corriere dopo che fu adottato il sistema e la legge delle antiche provincie in Napoli. Il direttore compartimentale, da quanto ho

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